IL RINASCIMENTO DELLA CURVA SUD

  • di

Tra codici QR, sbandieratori finti, cappelli da giullari e articoli acquistati al J-Store, riportanti esclusivamente il logo commerciale della Juve, “la Curva Sud reagisce”, come gli e’ consentito dalle restrizioni imposte dalla societa’ “con il commuovente impegno dei gruppi, non rappresentati da striscioni e stendardi”, ma che fa ben sperare, dimostrando che la vera passione è dura a morire.

Le immagini tragicomiche dell’ ennesimo “aborto coreográfico” organizzato dalla società, stridono con i cori lanciati dalla Curva, durante Juve-Lazio, segnale che il vero tifo e’ presente e non intende passare alla modalita’ “tifo 2.0” voluto dalla proprieta’.

Per tornare su livelli di tifo “da grande squadra”occorre pero’ la volontà della Juve che lasci farei l tifo allo stadio a chi ló sa’ fare, cioe’ i suoi tifosi/Ultras, ricordando che siamo’” l’ unica tifoseria d’ Italia a vantare tifosi e ultras in ogni angolo di Italia” , che ha sempre rappresentato un punto di forza e che per senso di inferiorità degli avversari, si traduceva nella rabbiosa espressione “Juve in trasferta Calabria deserta”, e sarebbe un peccato che questa onda di passione ed entusiasmo sia demolita dall’ atteggiamento muto/cieco/sordo della proprietà nei confronti della Curva.

Ed allora, mi rivolgo alle “nuove generazioni del tifo gobbo” con ammirazione e rispetto, con la speranza che il futuro possa riservar loro la possibilità di continuare a tifare e sostenere i colori bianconeri, senza l’ ottusa repressione, magari con un nuovo corso dirigenziale, piu’ elástico e disponibile al RINASCIMENTO BIANCONERO

Ad maiora
Renato

0 0 Vota
Article Rating
1 Comment
Oldest
Newest Most Voted
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti

‘Juve in trasferta Calabria’ non deve però far pensare che la Juve abbia meno ultras o (peggio ancora) tifosi a Torino o in Piemonte. I tifosi avversari usano quell’espressione (che potrebbe tranquillamente essere usata anche per interisti e milanisti) in maniera dispregiativa senza conoscere Torino e i torinesi. Oltre alla base, sempre numericamente superiore ai cugini, almeno da 40 anni si hanno anche tifosi in altre zone d’Italia. E di ultras pure, quando si poteva esserlo.