LA VITA ULTRA’ DI DELEBIO “ FUFFI” – Intervista prima parte Area Bianconera

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Video presentazione di Delebio: l’ audio e’ basso!!

Come sei entrato a far parte dell’ Area?
Stavo facendo il servizio militare ed ero in licenza, avevo voglia di vedere uma partita a Torino, e Emilio “Ultras Presidente dello Juve Club Altivole” mi consiglio’ di andare al Porton di Bassano del Grappa, sede dell’ Area Bianconera, e chiedere di Ettore, con cui collaborava per organizzare le trasferte in pullman a Torino e all’ estero.

Raccontaci il tuo primo approccio alla mentalita’ Ultras
La mia prima trasferta con l’ Area fu' il quarto di andata di finale di Coppa Uefa “Juve- Ambrugo”, nell' aprile del 1990 e mi trovai bene; poco dopo partecipai alla finale di Coppa Italia con il Milan, pur sapendo che non c’erano biglietti disponibili, ma una volta a San Siro, Massimo dell’Area, che aveva contatti con i bagarini, mi ha fatto entrare in 3 anello: mi e’ súbito piaciuto il mondo ultra’ e li ho capito cosa significava gruppo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Quando e’ avvenuto il tuo battesimo come Ultras?
Nella stagione successiva 1990/91 alla prima partita al Delle Alpi con la Lazio, sono venuto in pullman con voi dell’ Area, e ho deciso di abbonarmi cosciente che entravo a far parte di un gruppo organizzato e avrei condiviso i valori di amicizia, gruppo e rispetto della mentalita’ ultra’.

                         

Come descrivi il período Area?
Sono stati 6 anni incredibili di trasferte, gioie e dolori, durante i quali sono cresciuto come uomo e ultras, fondatore e leader della Sezione Treviso, divenuta col tempo la fazione dell’ Area piu’combattiva e rispettata del Veneto grazie all’amicizia di ragazzi unici con la Juve nel cuore, sempre pronti a difendere la bandiera, lo striscione e non mollare mai!


Quali i ricordi piu’ belli di questo periodo?

Sicuramente le trasferte all’ estero avevano un fascino único, viaggiare in Europa insieme agli amici con cui condividevo la passione della Juve, le bevute, le risate e entrare negli stadi dal fascino calcistico come Madrid, Barcellona, Monaco, Manchester con la colonna sonora della Champions, e mettersi dietro al nostro striscione a cantare a squarciagola.

Quali i ricordi piu’ triste di questo periodo?
Al Delle Alpi nel finale della stagione 1995/96 quando i ragazzi della fazione estrema dell’ Area Lombardia aggredirono Massimo, a cui segui’ un duro scontro al 3 anello, con noi del Veneto.
Nonostante avevamo avuto la meglio, Massimo prese la decisione (non condivisa da noi), di lasciare gli striscioni ai Lombardi : era molto triste scontrarsi tra di noi, dopo tanti bei momenti trascorsi insieme, e lasciare lo striscione con la “faccia urlante” che ci aveva rappresentato per 10 anni.
Quando ci presentammo alla finale di Champions a Roma del maggio 1996 con il nuovo striscione Nucleo 1985, capimmo che “AREA NON SAREBBE MAI MORTA, PERCHE’ SEMPRE PRESENTE NELLA MEMORIA DI TUTTI NOI