‘Ho un cuore giallo-verde-bianco-nero’

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Gemellaggio ADO den haag – Juventus
23 novembre 1988- 23 novembre 2018
di Matthijs Snepvangers

L’AIA – ADO Den Haag e Juventus, è un binomio non così scontato. Mentre il club italiano partecipa quasi ogni anno alla Champions League, per gli abitanti dell’Aia il calcio europeo è un dolce che arriva ogni vent’anni. Eppure i tifosi di entrambi i club hanno um grande amicizia, iniziata trent’anni fa.
Il 23 novembre 1988 , si giocò nella città industriale belga di Liegi il terzo turno della Coppa UEFA, tra Juve contro il club Liegi,(che attualmente gioca tra i dilettanti); “Siamo andati lì con un piccolo gruppo”, dice Rob van Ravens, sostenitore dell’ADO, trent’anni dopo.
All’epoca la Juventus si trovava in una fase di crisi, dopo l’era dei successi com giocatori come Michel Platini, Paolo Rossi e Gaetano Scirea, mentre i futuri campioni come Alessandro Del Piero, Antonio Conte e Zinedine Zidane giocavano ancora nelle giovanili.
UN CALCIATORE CON I CAPELLI GRIGI
Ma come fa un ragazzo dell’Aja a tifare per un club italiano? “Sono cresciuto con il calcio”, dice Van Ravens. ‘Mio padre è l’arbitro Lau dei Ravens, recentemente scomparso. La Juventus l’arbitro’ una volta contro il Leeds United nella finale della Coppa delle Fiere (predecessore di Europa League, ndr), tuttavia, non è questo il motivo per cui tifa bianconero’A, ma perche nella Juve giocava Roberto Bettega che aveva i capelli grigi, e ho pensato che strano un calciatore con i capelli grigi, e cosi’ho cominciato a seguire il club’.
NON HO IDEA DI CHI ABBIA SEGNATO!
Bettega si era già ritirato quando la ‘Vecchia Signora’ si recò a Liegi per la partita europea che si gioco’ in uno stadio molto vecchio, con una pista di cemento attorno, e quel giorno c’era la nebbia per cui non ho idea di chi abbia segnato per la Juve che vinse 1-0.’
Ma quella sera accadde qualcosa di importante :è nata un’amicizia che dura da tre decenni. “Indossavo una sciarpa verde e gialla”, ricorda Van Ravens. «Um gruppo di ragazzi Italiani, ci ha chiesto se tifavamo per i belgi o per la Juve, e quando abbiamo chiarito che eravamo lì per la Juve, siamo diventati una sorta di ospiti d’onore, e appesero la nostra bandiera insieme alle loro e ci spiegarono, che in questo modo eravamo “tutt’uno” con loro. Sono stati davvero fantastici.’
TORNEO DEI TIFOSI ALLO ZUIDERPARK
Alla fine degli anni ’80, gli ultras dell’ADO Den Haag organizzavano ogni anno un torneo di calcio allo Zuiderpark , e nel 1989 oltre ai tifosi del Club Brugge, dello Sparta e di altre squadre, furono invitati anche i tifosi della Juventus, com cui andavamo molto d’accordo , ricorda Van Ravens.
“Quel torneo fu’ l’inizio della nostra amicizia con gli ultras della Juve”, dice Jacco van Leeuwen. che è presidente dell’associazione dei tifosi Haagsche Bluf. “Purtroppo il torneo non si terrà più, perche’ il club Haaglandia, proprietário dei campi da gioco e’ fallito e da allora non abbiamo più una sede.’

 

PER I TIFOSI BIANCONERI VINCERE È NORMALE
Anche se il torneo è morto, il legame con lgli ultras della Juve è sempre bello e vivo per Van Leeuwen che dice “Ho visto un centinaio di partite”, ma mentre all’ADO, siamo conenti quando vinciamo una partita, per i tifosi della Juve, la regola e’ vincere.”
Anche negli stadi italiani l’esperienza è diversa. “le coreografie sono organizzate daí gruppi ultras”, dice onestamente Van Leeuwen. ‘ e il coinvolgimento dei ragazzi e quasi fanatico, con molte torce, e tanto fumo. E anche se i fuochi d’artificio non sono ammessi negli stadi, credo che si stringono accordi tra societa’ e responsabili con lo zoccolo duro.’
PARTITE IN TRASFERTA CONTRO IL FORTUNA SITTARD
Anche gli ultras della Juve vengono abbastanza spesso in Olanda: vengono ad assistere sia a partite in casa che in trasferta dell’ADO Den Haag. “Per esempio siamo andati in treno a Fortuna Sittard o con Eracle Almelo “, ricorda Van Ravens ‘Ci sono anche i tifosi della Juve allo stadio ADO. Del gruppo ultras VIKING e NAB ( Nucleo Armato Bianconero).’ come a voltea Torino vedi apparire una bandiera com una cicogna e il logo ADO quando la Juventus segna un goal in una partita in casa, afferma Van Leeuwen
ELJERO ELIA
C’è un giocatore nella storia del calcio che ha giocato per entrambe le squadre: Eljero Elia. “Anche se quelle non erano molte le partite giocate com la Juventus”, dice ridendo il presidente dell’associazione dei tifosi.
“Una volta eravamo nell’albergo dei giocatori quando Elia giocava lì – racconta – e Alessandro Del Piero è venuto apposta per noi. Un’altra volta siamo stati lì a Malmö, quando lì giocarono una partita europea, e visto Carlos Tevez discutere con la direzione del club che non lo lasciavano uscire quella será, forse per venirci a salutare.
PARTITA DI CAMPIONATO
Van Leeuwen ha vissuto uno dei momenti più belli da tifoso bianconero al termine della stagione 2012/2013. ‘La partita di campionato contro il Palermo’,. “Sono anni che frequento la Juventus e conoscevo tanti ragazzi, compresi i leader degli ultras” che avevano concordato con le autorità che circa dieci uomini per ogni gruppo di ultras sarebbero stati ammessi in campo. Siamo stati scelti come uno di quei gruppi .Fu’ una grande sorpresa; in un colpo solo stavo festeggiando il campionato sul campo con il mio amico Moroccan Koos. Wow, è stato fantastico. Mi è venuta la pelle d’oca quando ero lì.’
 “HO UN CUORE VERDE-GIALLO-NERO-BIANCO”, Sia Van Ravens che Van Leeuwen parlano di noi e di loro quando si tratta di entrambi i club; noi siamo l’ADO Den Haag, lei è la Juventus. È solo una sfumatura dice Van Ravens. Quando le cose non andavano bene per l’ADO all’inizio degli anni ’90, era bello per ló meno riuscire a vincere com la Juve. “Sei al fianco del tuo club, nel bene e nel male.”
“Il 15 dicembre andrò al derby cittadino contro il Torino”, dice deciso Van Leeuwen. «Il giorno prima l’ADO gioca contro il Willem II. Prima a Tilburg, dormi un po’ e poi prosegui per Torino. Ora che sono presidente dell’associazione dei tifosi, non posso perdere una partita dell’ADO.’
Le differenze sono innumerevoli, ma ci sono anche delle somiglianze tra i due club; sia l’ADO che la Juventus giocano in un nuovo e proprio stadio da circa dieci anni, ma devo ammettere che “Mi manca ancora il vecchio stadio Zuiderpark”, dice Van Leeuwen. ma e’ ovvio che per il business”Capisco il cambiamento in relazione alle strutture e agli sponsor.”
STADIO PIÙ PICCOLO PER LA JUVENTUS
Nel nuovo stadio della Juve la capienza è stata ridotta, passando da circa 70.000 a 40.000. “Quando il vecchio Stadio delle Alpi era pieno durante una partita europea, c’era molta atmosfera”, ricorda Van Leeuwen del passato. ‘Ma in una partita contro il Cagliari con 20.000 persone, c’era poco da fare. Adesso è quasi sempre tutto esaurito, c’è tantissima atmosfera. E anche importante; La stessa Juventus è proprietaria dello stadio. Il budget sta crescendo in modo eccezionale.’
Ma i soldi non contano, sono i ricordi che durano. Ovviamente le finali europee. Anche se la Juventus ha spesso pagato pegno,, queste restano esperienze uniche. La finale di Champions League a Roma nel 1996 è la prima cosa che viene in mente ad entrambi. «Quando abbiamo sconfitto l’Ajax. È stato meraviglioso.”
AJAX-JUVENTUS
Assistere a una partita in trasferta contro l’Ajax è una missione impossibile per la maggior parte dei fan dell’ADO al giorno d’oggi, e, anche la Johan Cruyff ArenA è off-limits, dove si giocò la finale della Champions League 1998. Infatti non sono riuscito a procurarmi i biglietti per quella partita, giocata dietro l’angolo. che purtroppo abbiamo perso contro il Real Madrid” ma ‘Ho già visto la partita dei miei sogni alla Juve. Fu allora che battemmo gli 020 nella finale di Champions League a Roma del 1996. Fu fantastico. Dopo la vittoria, il sostituto Angelo Di Livio si è presentato davanti alla squadra di Amsterdam con una bandiera bianconera virata in verde e gialla. Non c’è niente di meglio di così.’